Ho iniziato a editare e correggere libri nel 2014, dopo aver conseguito una laurea in Lingue e aver frequentato corsi specifici per apprendere gli strumenti del mestiere. All’epoca non avevo ben chiaro in cosa consistesse davvero il mio lavoro e volevo imparare il più possibile. Credevo che il modo migliore per farlo fosse quello di occuparmi di un po’ di tutto. Negli anni ho esplorato ambiti letterari diversissimi tra loro: dal romanzo giallo all’autobiografia, passando per il saggio storico e così via. Tutto bellissimo, tutto molto utile e stimolante, ma… troppa carne al fuoco! A un certo punto ho sentito l’esigenza di compiere una scelta, di indirizzarmi verso un genere specifico, che più di altri mi rappresentasse.

E ora veniamo al dunque: perché proprio la letteratura di viaggio?

Tra i tanti motivi ce n’è uno, il più banale, se vogliamo, ma anche il più importante: io stessa amo viaggiare, e questo mi permette con facilità di immedesimarmi in chi scrive. E l’empatia, si sa, è molto importante per chi svolge un lavoro come il mio e metterla al servizio di chi un viaggio non solo lo ha compiuto, ma ha anche il desiderio di raccontarlo attraverso le parole, è per me fonte di immensa soddisfazione.

Ecco quindi che, unendo le mie più grandi passioni e le mie competenze, ho creato la mia professione.